L’evento che si è svolto il 15 novembre presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati rappresenta l’inizio di un nuovo percorso nella nostra attività a beneficio dei soci: l’introduzione, accanto a temi specifici comunque di grande interesse, di temi relativi alle evoluzioni geostrategiche mondiali che hanno o avranno riflessi sul nostro paese e sulla società italiana, le aziende, le attività economiche. L’evento, propedeutico a molte iniziative già in cantiere per il nuovo anno, si è avvalso di relatori di grande esperienza e di spiccata conoscenza dei temi mediterranei e delle loro connessioni con l’Europa e con altre aree del mondo. Connessioni globali entro le quali l’Italia è immersa in ragione della propria posizione geostrategica.
Introdotta dall’ambasciatore Mario Boffo, coordinatore di Diplomatia per le Relazioni Diplomatiche, la conferenza ha visto poi l’intervento di Giancarlo Sestini, che rappresentò Diplomatia lo scorso luglio a Rabat a EUROMESCO, la riunione dei più importanti “think tank” competenti nei temi mediterranei, che ha sottolineato l’importanza di ricollegarsi alle valutazioni degli istituti strategici al fine di declinare quel pensiero nell’azione e nelle strategie della società civile e delle aziende economiche.
Si sono quindi succeduti al podio degli oratori l’ambasciatore del Marocco, Hassan Abouyoub; il Direttore della Cooperazione Internazionale per il Mediterraneo e Medio Oriente del MAE, Enrico Granara; il Direttore dell’Istituto di Studi Sociali del Mediterraneo del CNR, Salvatore Capasso; il Direttore della Rete Italiana per il Dialogo Euro-Mediterraneo, Enrico Molinaro.
Il Mediterraneo è una regione attraversata da gravi crisi di stabilità e sicurezza. Eppure rappresenta ancora oggi la principale potenziale area di interesse economico per l’Europa e per l’Italia. Tale potenzialità è certo ostacolata dalle crisi e dall’instabilità in atto. Ma anche dall’avvento nella regione di attori geostrategici estranei all’area, come Russia, Cina, Iran, oppure dall’attivismo di attori mediterranei tradizionali animati tuttavia da un rinnovato attivismo.
Tuttavia, e pur condannando gli errori del passato, la cooperazione nel Mediterraneo, fra paesi della sponda nord e paesi della sponda sud, è più che mai necessaria, per ragioni immediatamente comprensibili: perseguire la stabilità e la sicurezza politica, sociale ed economica; intraprendere nuove vie di collaborazione economica nel reciproco beneficio; gestire i movimenti migratori in modo da farne una risorsa per tutti, piuttosto che un elemento di turbamento sociale; valorizzare le opportunità immense che bagnano le rispettive sponde; evitare che il Mediterraneo sia sottratto ai paesi mediterranei da altre potenze che vengono da lontano.
Quindi, non si tratta solo e semplicemente di favorire i commerci e gli investimenti, e magari avviare cooperazioni sui prodotti agricoli, che sono speculari fra i paesi del nordafrica e i paesi europei della sponda mediterranea. Si tratta – e sempre più si tratterà – di temi strategici che se non saranno affidati a una gestione cooperativa, inclusiva e di buona visione prospettica, renderanno certo molto difficile la vita sociale ed economica dei nostri paesi. Si tratta di scambi energetici, reti di distribuzione dell’energia, reti logistiche che mettano insieme porti, vie marittime e vie terrestri, protezione della qualità dei prodotti agro-alimentari. E tutto questo non potrà esprimersi in assenza di stabilità e coordinamento delle politiche.
Una questione fondamentale per poter avviare una visione prospettica sul futuro della regione è quella della formazione e dell’istruzione. Questo ha certo una valenza di tipo professionale, perché senza addetti, tecnici, imprenditori, nessuna evoluzione economica positiva potrà liberamente fluire. Ma ha anche una valenza civica, affinché, pur nel rispetto delle diverse culture, si diffonda nel Mediterraneo un complesso di valori e conoscenze condivise, non solo professionali ed economiche, ma anche afferenti alle necessità della coesistenza e della cooperazione fra popoli che hanno interessi strategici ed economici comuni. Al margine dell’evento è stato stabilito un contatto con la Regione Siciliana, nell’occasione rappresentata dal dottor Vincenzo Falgares, Dirigente Generale del Dipartimento Programmazione della Regione Siciliana, con la quale Diplomatia potrebbe presto collaborare per una nuova iniziativa mediterranea.
Location: Camera dei Deputati - Sala del Refettorio
Relatori:
Hassan Abouyub, Ambasciatore del Marocco
Giancarlo Sestini, CEO Mediterranea - Socio
Mario Boffo, Project leader del Think Tank
Enrico Granara, Direttore Mediterraneo e Medio Oriente del MAECI
Enrico Molinaro, Segretario Generale della Rete Italiana di Dialogo Euro-mediterraneo – RIDE
Salvatore Capasso, Direttore dell’Istituto di Studi sulle Società del Mediterraneo - ISSM, del CNR
Photo by Estella Marcheggiano