Obiettivo di questo think tank sulla CyberSecurity è quello di condividere esperienze, di porre domande, di richiedere approfondimenti su alcune tematiche, insomma di una partecipazione di tutti per sviluppare un approccio comune di indirizzo e magari di poter aiutare alcuni di voi ad affrontare problematiche che state vivendo attraverso l’esperienza di altri.
Il mondo della CyberSecurity è ovviamente in continua evoluzione per sua natura (se vogliamo adottare una metafora assomiglia alla continua rincorsa tra guardie e ladri) ma in questi ultimi anni il cambiamento è stato profondo, trainato dall’affermarsi di alcune tecnologie disruptive nello scenario dell’Information Technology che ha impattato sul perimetro e sugli asset da difendere.
Basti pensare al journey to the cloud che molte aziende stanno affrontando e all’impatto che ha avuto lo smart working nel corso di questa pandemia per affermare che il perimetro IT delle aziende è divenuto sempre più labile e difficile da determinare.
In questo profondo cambiamento l’approccio ad alcuni asset strategici, tra cui le applicazioni, si è spostato dalla logica del possesso alla logica del servizio. Cioè, si sta intravvedendo una significativa diminuzione dello sviluppo di applicazioni in-house perché si trovano sempre di più valide alternative sul cloud e la fruizione di queste applicazioni passa principalmente dalla migrazione delle utenze e dei dati di un’azienda. Basta spostare gli utenti, dipendenti o clienti che siano ed i dati sulle nuove applicazioni in cloud e si è subito operativi.