Conferenza "Sana Longevità"

 

SANA LONGEVITA’: E’ POSSIBILE PREVENIRE L’ALZHEIMER. INCONTRO A ROMA CON PIERO ANGELA E LAMBERTO MAFFEI

 

E' possibile prevenire e rallentare l'invecchiamento del cervello e la perdita di memoria e affrontare patologie come Demenze e Alzheimer. E' quanto emerso nel corso dell'incontro "Sana Longevità"  con Piero Angela e il prof. Lamberto Maffei, da noi promosso e organizzato lo scorso 6 febbraio, insieme alla Fondazione Igea Onlus e Canova Club Roma, nella cornice dell'hotel Parco dei Principi di Roma.
Un evento dall'importante significato, quello andato in scena nella Capitale. Non solo dal punto di vista scientifico ma anche e soprattutto per quanto concerne gli aspetti umani e sociali.
Fedele alla nostra mission di "promuovere il confronto di idee e il dibattito" e di "stabilire un  dialogo costruttivo su temi di rilevante attualità", abbiamo accolto con interesse la proposta della Fondazione Igea e ci siamo presentati ai nastri di partenza, con la "Health Policy Commission" rappresentata dal chairman Pietro Napolitano. Si tratta di uno speciale laboratorio - recentemente costituito - che mira ad approfondire i molteplici temi della politica sanitaria e della sostenibilità dei sistemi sanitari.
D'altronde che l'invecchiamento cerebrale costituisca un tema di "rilevante attualità" nemmeno si discute. Il problema, semmai, è di "preoccupante" attualità in un mondo che si fa, di anno in anno, sempre più "vecchio"e che, statistiche alla mano, nel 2050, conterà ben 130 milioni di potenziali malati. In Italia, addirittura, dove la popolazione è tra le più "longeve" del mondo, si contano già oltre un milione di malati e altrettanti sono a rischio. Ebbene, venendo ai contenuti dell'incontro sulla "sana longevità" il professor Lamberto Maffei, neurofisiologo, presidente onorario dell'Accademia dei Lincei, ha illustrato il protocollo non farmacologico "Train the Brain", per la prevenzione contro l'invecchiamento del cervello, la perdita di memoria e le patologie collegate, diffuso e applicato dalla Fondazione IGEA Onlus www.fondazioneigea.it Tale protocollo, sperimentato all'istituto di Neuroscienze del CNR, ha dato risultati positivi nell'80% dei casi trattati, rallentando la patologia e aiutando nel recupero. Train the Brain, è stato fatto notare, è utile anche alle persone sane che vogliono mantenere allenato il cervello e allontanare il rischio di ammalarsi.
Dal canto suo, il giornalista e noto divulgatore scientifico Piero Angela ha descritto il fenomeno dell'invecchiamento sotto gli aspetti sociali, etici ed economici sottolineando i pericoli rappresentati da una società futura formata prevalentemente da molti anziani e pochi giovani.
Hanno fatto parte del panel, coordinato da Stefano Balsamo, anche i "project leader" dell'evento: Antonio Lax per il Canova Club, Giovanni Anzidei, vicepresidente della fondazione Igea Onlus, e Pietro Napolitano, dirigente Federlab e responsabile della "Health Policy Commission" di Diplomatia.
Antonio Lax ha fatto un'approfondita illustrazione della patologia di Alzheimer, delle sue caratteristiche, dei primi segnali, delle possibilità di cura e delle sperimentazioni in atto a livello internazionale, per cercare di individuare un sistema di diagnosi precoce e di fare luce su questa patologia che, al momento, non ha ancora possibilità di cura. Napolitano ha focalizzato i temi della politica sanitaria e della sostenibilità dei sistemi sanitari. In particolare, ha sottolineato: "Federlab metterà a disposizione della Fondazione Igea le circa 2.000 strutture ad essa associate, presenti su tutto il territorio nazionale, per una campagna di informazione sul metodo “Train the Brain".

Anzidei, infine, ha illustrato le possibilità di prevenzione offerte dalla Fondazione Igea, costituita per rendere disponibile il protocollo "Train the Brain" a tutti coloro che possono averne bisogno e per diffondere la cultura della prevenzione sul cervello, "che è il nostro organo più importante ma che non facciamo mai controllare, come invece facciamo andando dall’oculista, dal cardiologo, dall’otorino".
L'importanza dei controlli e della prevenzione, d'altronde, è raccomandata anche dal Ministero della Salute e dalla Commissione Europea che suggeriscono di iniziare a fare test dello stato cognitivo a partire dai 50 anni, per ridurre il rischio di ammalarsi. Un malato di Alzheimer costa circa 50mila euro l'anno tra spese a carico del Servizio Sanitario e costi per le famiglie e su oltre un milione di malati che ci sono in Italia il costo complessivo supera i 50 miliardi l’anno. Lo stesso Ministro Giulia Grillo, che segue con attenzione il problema, ha inviato un messaggio di auguri ai partecipanti, numerosi.

 
 

Photo by Estella Marcheggiano