In occasione della giornata mondiale dell'alimentazione, una ricorrenza che si celebra ogni anno in tutto il mondo il 16 ottobre, Diplomatia ha organizzato un incontro presso il Centro Studi Americani, focalizzato su “FAME ZERO” Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile: il secondo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, che sono supportati da tutte le sue Organizzazioni.
L’evento è stato organizzato in collaborazione con il World Food Programme Italia, che è in prima linea per il contrasto alla povertà.
Secondo il rapporto Onu il fenomeno della malnutrizione è ritornato ai livelli di un decennio fa.
821 milioni di persone non hanno accesso a sufficienti quantità di cibo. E le persone in sovrappeso sono salite a 672 milioni.
Secondo il Professor Gian Paolo Cesaretti, rappresentante dell’ASVIS per l’obiettivo 2, il sistema agricolo e nutrizionale italiano migliora, ma deve diventare circolare, contrastare la povertà alimentare e rafforzare la collaborazione del mondo della ricerca con gli operatori locali. In Italia aumenta la superficie agricola dedicata alle coltivazioni biologiche e migliorano la produttività e la redditività delle piccole aziende agricole.
Grazie anche alla dieta Mediterranea, afferma il prof. Pietro Migliaccio, negli ultimi due anni in Italia l’impatto del sistema alimentare sulla salute è stato positivo ed ha condotto ad una diminuzione della popolazione in sovrappeso.
Le partnership multi-stakeholder possono mobilitare risorse importanti per raggiungere il Goal 2 dell’Agenda 2030, ma servono adeguati meccanismi di governance, afferma Ilaria Schibba, Partership Officer del WFP.
La vera sfida da affrontare per raggiungere la sicurezza alimentare e migliorare la nutrizione, quindi, non è tanto quella di individuare risorse addizionali, ma di migliorare il targeting di quelle già messe in campo e potenziare il coordinamento dei partenariati multi-stakeholder che operano nel campo.
Tra queste partnership con il World Food Programme, Unilever si caratterizza per l’impegno nel sociale, esprimendo concretamente il modello di business sostenibile in grado di guidare la crescita aziendale. Nel nostro modello, ha affermato Fulvio Guarnieri, Presidente di Unilever Italia, le aziende svolgono sempre più spesso un ruolo fondamentale nel supportare iniziative che promuovano consumi responsabili.
Il workshop è stato introdotto dal nostro socio Prof. Vincenzo Sanasi d’Arpe Presidente del WPF Italia. Valerio De Luca, con il consueto garbo, ha coordinato gli interventi e le domande che il numeroso pubblico ha rivolto agli speakers.
Location: Centro Studi Americani
Relatori:
Vincenzo Sanasi d’Arpe, Presidente WFP Italia
Fulvio Guarneri, Presidente Unilever Italia
Pietro A. Migliaccio, Presidente Emerito della Società Italiana Scienza dell’Alimentazione
Gian Paolo Cesaretti, Presidente Fondazione Simone Cesaretti, Coordinatore “Goal 2” ASviS
Ilaria Schibba, Partnerships Officer, Nutrition Division, WFP
Photo by Estella Marcheggiano